Slovacchia PICCOLA TERRA DAL GRANDE CUORE

La Slovacchia è certamente un paese di dimensioni assai ridotte, incastrato fra altre nazioni di indubbio interesse. Cosa dovrebbe spingerci a prendere il volo verso questa regione montuosa e poco nota?

La Slovacchia sta andando riscoperta soprattutto in quanto a meta assai economica, ed è interessata da un turismo giovane ed impegnato nello sport.

Eppure quasi 50mila chilometri quadrati di territorio senza sbocco sul mare racchiudono molto altro.

Qualche esempio? Avete mai pensato che questo paese – geograficamente nel cuore dell'Europa – vi sono quasi 4mila grotte e gole nelle quali è possibile calarsi o che si possono visitare?

Sapevate che la Slovacchia è libera ed indipendente dal 1993, e questo la rende uno dei più giovani stati europei? E che il preciso centro del continente europeo si trova proprio qui, a Kremnické Bane? Oppure che qui si trova l'unico museo al mondo dedicato ad Andy Warhol (escludendo quello degli Stati Uniti)?

Insomma, questo piccolo stato nasconde molte curiosità storiche, una natura divisa fra boschi, pianure e montagne perfetta ed invidiabile nonostante l'assenza di sbocchi sul mare, cittadine secolari come Banskà Bystrica o Trnava, una capitale attraversata dal Danubio – la magica Bratislava – e gli Alti Tatra, regione montuosa ricca di parchi nazionali e di una fauna selvatica numerosa.

Qui potete venire a fare sport in mezzo alla natura, potete camminare fino a sentir male ai piedi fra i vicoli dei borghi medievali del centro, potete visitare Musei d'arte di valore internazionale e gustare i piatti tipici, sapiente connubio delle tradizioni di diversi paesi mitteleuropei.

Slovacchia: cose da sapere

LINGUA: La lingua ufficiale è lo slovacco. Molto parlato anche l'ungherese (la comunità di origine ungherese slovacca rappresenta quasi il 9% della popolazione), il rom e la lingua rutena. L'inglese è una lingua che viene parlata, comunque non sempre fluentemente, solo nelle grandi città.

RELIGIONE: quasi il 70% degli slovacchi è cristiano cattolico, e sono presenti numerose comunità religiose di piccole dimensioni protestanti, luterane, ebraiche e musulmane.

FUSO ORARIO: Stesso orario italiano.

DOCUMENTI: La Slovacchia fa parte dell'Unione Europea ed aderisce al Trattato di Schengen sulla libera circolazione di merci e persone. Per ciò, per l'ingresso nel paese di altri cittadini dell'Unione Europea, non è richiesto altro documento che una carta d'identità valida per l'espatrio ed in corso di validità oppure un passaporto. Come prevedono le norme europee in materia, a partire dal 2012 tutti i minori devono avere un documento d'identità personale per entrare nel paese.

MONETA: la moneta slovacca è l'Euro.

Curiosità

In Slovacchia sono nate persone importanti per il mondo dell'arte (pensiamo solo al celebre esponente della Pop Art Andy Warhol) ma non solo. A circa dieci chilometri dalla capitale Bratislava e precisamente nel paesino di Neštich, il 23 novembre 1870, nacque Štefan Banič, l'inventore del paracadute.

La vita di Banič potrebbe essere definita quanto meno avventurosa. L'uomo si diresse negli Stati Uniti d'America alla ricerca di un lavoro, che trovò in una miniera di carbone. Mentre lavorava duramente come minatore, Banič mise a punto un prototipo di paracadute. Si trattava di una specie di ombrello che si collegava al corpo della persona per mezzo delle corde, un prototipo assai rudimentale (anche se le basi erano esatte) ed anche pericoloso. Non contento, Banič pensò bene di testare la sua invenzione gettandosi da un aeroplano, un volo che non ebbe alcuna conseguenza (correva allora l'anno 1914) e che quindi spinsi l'Esercito degli Stati Uniti d'America a guardare con più attenzione a quel curioso prototipo.

Inizialmente l'Esercito non vide nel paracadute un'invenzione di particolare utilità, e si limitò a liquidare Banič offrendogli un'irrisoria somma di denaro e senza pubblicizzare la sua invenzione.

Nel corso degli anni, con gli opportuni perfezionamenti e le modifiche apportate al progetto di questo geniale slovacco, invece, il mondo avrebbe dovuto ricredersi: questa invenzione infatti salvò la vita a migliaia di persone.

I nostri consigli

COSA LEGGERE: "L'officina del diavolo" dello scrittore slovacco di origine ebree Adolf Burger, dal quale è stato tratto il film "Il falsario – Operazione Bernhard"; o la raccolta poetica "Preghierine per bambini" di Milan Rùfus, considerata la migliore raccolta del celebre saggista slovacco.

COSA ASCOLTARE: La musica popolare slovacca è animata da strumenti quali il violino, l'armonica ed il Cimbal. La musica moderna ha un ruolo assai importante nella cultura di questo paese, come testimonia la presenza a Bratislava di un importante festival musicale, quello di Melos-Ètos.

COSA VEDERE: Bratislava, perla del Danubio, con i suoi palazzi, il suo affascinante centro storico ed il bel "Danubio Blu" che la percorre, ed anche la bella Nitra con il suo castello che sembra uscito da una fiaba o la seconda città del paese, Košice; Bojnice, città termale di pregio, e l'Area del Carso Slovacco con le sue migliaia di grotte e caverne, che l'UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità.

COSA MANGIARE: Fra le pietanze più diffuse in Slovacchia, come in buona parte dell'Europa dell'Est, vi sono soprattutto le varie minestre e zuppe a base di legumi, carne, crauti o cipolle.

Molto amata la carne, come testimoniano le portare di Arrosto d'oca, d'anatra ed i cotechini. Fra le specialità ricordiamo gli gnocchi, detti Halusky, ed i raviolini non dissimili da quelli italiani, i Pirohy.

Fra i vini ricordiamo il Traminer, e le ottime birre locali.

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