La Serbia è una nazione che, nonostante non abbia alcuno sbocco al mare, sa rendersi particolarmente interessante e peculiare nel panorama delle nazioni della penisola balcanica.
Questa nazione, da secoli terra di passaggio fra l'ovest e l'est dell'Europa e dei vari continenti, ha conosciuto intrecci di culture profondamente differenti e di grande fascino, che hanno contribuito a plasmare la sua storia e la sua tradizione.
La Serbia non è solamente un luogo strategico e geografico di primaria importanza, ma anche un territorio che ha conosciuto un'eredità naturale ricca e prospera. La pianura Pannonica, i frutteti della Sumadija, i parchi nazionali e le aspre montagne creano una cornice di grande fascino per il visitatore alla ricerca di un luogo dove potersi rilassare, fare sport e rimanere a contatto con la natura.
Le bellezze delle sue principali città, fra le quali spicca la poetica ed antica capitale Belgrado, attirano numerosi giovani da tutta Europa alla scoperta delle loro strade intrise di storia tanto quanto di possibilità di svago e divertimento.
Altri importanti centri turistici e culturali come Novi Sad esercitano tutto il loro fascino su sempre più persone, mentre i centri termali e i Parchi Naturali attirano turisti del relax o appassionati della natura da tutta Europa, alla ricerca di un luogo incontaminato dove poter vivere momenti indimenticabili.
Serbia: cose da sapere
LINGUA: La lingua ufficiale della Repubblica di Serbia è quella serba, e l'alfabeto ufficiale il cirillico, nonostante quello latino venga più comunemente utilizzato. Minoranza linguistiche, oltre che etniche, sono quelle albanesi, magiare, slovacche, croate e russe. L'inglese va diffondendosi nelle grandi città.
RELIGIONE: La Serbia è assai variegata dal punto di vista religioso. Possiamo individuare tre grandi confessioni religiose: il cattolicesimo, la chiesa ortodossa e l'islamismo.
La divisione religiosa segue soprattutto uno schema geografico: ad esempio, il cattolicesimo è diffuso in Vojvodina, l'islamismo nelle regioni meridionali ecc.
FUSO ORARIO: Nessuna differenza dall'Italia.
DOCUMENTI: Se cittadini UE, per entrare in Serbia è sufficiente avere un passaporto valido o la carta d'identità valida per l'espatrio, per una permanenza massima di novanta giorni. Oltre tale durata bisogna chiedere un permesso per la residenza temporanea.
I cittadini UE minorenni devono essere dotati di propri documenti validi, come da norme europee in materia. Una volta entrati nel territorio serbo, entro 24 ore dall'arrivo, è necessario registrarsi presso l'Ufficio di Polizia della zona in cui ci si trova.
VACCINAZIONI: Nessun vaccino obbligatorio o consigliato per l'ingresso in Serbia.
MONETA: La moneta nazionale è il Dinaro Serbo. Sono presenti numerosi bancomat ma le commissioni per il prelievo sono piuttosto elevate.
Curiosità
Ecco di seguito qualche curiosità su Belgrado, la capitale della Serbia!
1) Non aspettatevi di trovare i menù tradotti. Non accade sempre, specie nelle città più piccole, e tutto sommato il serbo non è proprio una lingua familiare, per cui ci si potrebbe sentire un po' a disagio. Meglio prepararsi un listino di termini tradotti, o sperare che il cameriere mastichi l'inglese!
2) Belgrado è, in alcuni punti, ancora distrutta dal dopoguerra. I bombardamenti della NATO sono in alcuni punti ancora visibili in tutta la loro distruttività: interi palazzi sbriciolati o in bilico, che il governo a perenne monito ha deciso di non abbattere.
3) La foresta di Kosutnjak a Belgrado viene soprannominata "foresta delle cerbiatte", ma nessuno di questi animali è mai stato visto in prossimità di questo bosco, abitato piuttosto da pavoni, ed anche da cani e gatti.
4) La Silicon Valley è il nome affibbiato dai belgradesi al quartiere della movida di lusso della loro città, frequentata da persone ricche e da turisti in cerca di divertimento.
5) Belgrado è la sede del FEST, il Festival di Cinema Internazionale che si tiene fra febbraio e marzo, e di altri festival a sfondo musicale che attirano molti artisti e giovani.
I nostri consigli
DA LEGGERE: "Gec i Majer" di David Albahari, autore kosovaro che ha narrato l'occupazione nazifascista della Serbia ed i suoi orrori. Utile per comprendere a fondo da che tipo di passato recente stia tentando di riscattarsi questa nazione.
DA ASCOLTARE: Potremmo definire la Serbia il fiore all'occhiello dei Balcani per quanto riguarda la musica folk. La musica tradizionale conosce strumenti come il mandolino, la fisarmonica ed un tipo di flauto, ed è sempre molto suonata, anche se di meno tra i giovani. Negli anni novanta si è diffusa la "Turbo-folk", una musica come sfogo dei disagi della guerra, della povertà e della precarietà quotidiana.
DA VEDERE: Certamente è da visitare la capitale Belgrado, il suo parco Kalemegdan e il viale Skadarlija, il Danubio illuminato dalla luna e dai lampioni ed ovviamente tutte le attrazioni storico-artistiche della città.
Giovane e moderna è Novi Sad, centro universitario pulsante e frenetico, mentre Kragujevac è una città di indubbio valore storico. Niš fu invece la città dell'Imperatore Costantino.
DA MANGIARE: La carne è una pietanza che domina sovrana all'interno del panorama della cucina serba. Tra i piatti più famosi menzioniamo i Cevapi, salcicciotti di carne, la Kobasica (salciccia speziata), le grigliate e la carne alla brace od allo spiedo. Accompagnano la carne la verza ed il Kajmak, una crema di latte.
Molto apprezzate anche la crema di peperoni, o Ajvar, ed il primo piatto nazionale, cioè gli involtini di verza ricolmi di riso, spezie e carne trita (Sarme).
Per saperne di più
Se si arriva dal Kosovo dirigendosi verso la Serbia, si corre il rischio di essere considerati clandestini, dato che la Serbia non riconosce il Kosovo come stato indipendente.
Conviene piuttosto passare da un altro stato confinante per evitare l'inconveniente.
Serbia: inizia a sognare il tuo viaggio