Martinica IL PROFUMO DEI CARAIBI

Andare a Martinica significa essere in Francia, ma i colori, la vegetazione e i profumi sono quelli dei Caraibi. Soprannominata the "Flower Island", Martinica racchiude un panorama naturale variegato e coloratissimo, soprattutto nel mese che precede l'arrivo del monsone, dove abbondano fiori e piante d'ogni specie e profumo. La capitale di Martinica è Fort-de-France, una località di abitanti cordiali e disponibili verso i visitatori. Qua è possibile visitare la città viaggiando in bicicletta. Le mete da visitare sono la Cattedrale ed il Forte Saint-Louis: la prima, realizzata in stile romano-bizantino; il secondo, consente di rilassarsi, in quanto si specchia su una meravigliosa baia. La Savane ed il Parc Floreal sono dei grandi parchi naturali della città, che ospitano differenti specie di flora e di fauna marittima. Uscendo dalla capitale, potrete visitare Morne Rouge, è un piccolo paesino, dove un panorama collinare ed un clima fresco, fanno da sfondo ad un’ atmosfera tranquilla. La Martinica è ricca di bellissime spiagge diverse tra loro, quelle del sud sono di sabbia bianca fine, mentre quelle a nord sono nere di origine vulcanica. Infatti a nord dell'isola è presente il vulcano del Monte Pelée. Tra le varie attività oltre al nuoto e allo snorkelling, si possono fare delle escursioni con catamarani a vela, motoscafi o kayak, o praticare surf, kite-surf, wind-surf, vela o immersioni. Les Salines, è considerata tra le più splendide spiagge dell'isola di Martinica, paradisiaca e con le palme e acque cristalline.

Martinica: cose da sapere

Lingua: la lingua ufficiale è il francese, ma tutti gli abitanti originari dell'isola parlano il creolo.

 

Moneta: Euro

 

Fuso orario: -5h rispetto all'Italia, -6h quando in Italia vige l'ora legale

 

Sport: calcio

 

Religione: cattolica

 

Documenti: carta d'identità valida per l’espatrio e passaporto se si vuole visitare qualche isola vicina.

 

 

Curiosità

A Martinica, si svolge uno dei più importanti Carnevale del mondo. Si organizza a partire dalla prima domenica dopo l’Epifania e finisco dopo il martedì grasso. Durante i fine settimana s’improvvisano parate carnevalesche, le feste private e le serate a tema si fanno via via più intense. Le cittadine principali si mobilitano per organizzare i propri festeggiamenti e ogni domenica si susseguono sfilate in tutta l’isola. Ogni comune elegge la sua regina e reginetta da portare in trionfo alla grande parata. Anche le nonne si disputeranno l’onore di essere la più bella in abiti tradizionali. Intanto, lontano da occhi indiscreti, ogni comune ha preparato i nuovi costumi che rimarranno nascosti fino al “vidé” (sfilata carnevalesca) nelle strade di Fort de France, la Grande Parata che durerà 5 giorni.

Il re del carnevale, VAVAL (manichino satirico che rappresenta un politico, un personaggio in vista o un'istituzione) viene portato in sfilata per le strade, a capo di una folla festosa.

Ogni giorno è a tema: sabato e domenica ognuno si maschera come vuole, lunedì é il giorno dei i matrimoni burleschi, una sfilata di uomini mascherati da sposini, chi a piedi, chi sui carri e sulle brad jak. Martedì è di scena il diavolo: tutti vestiti di rosso nelle sembianze del diavolo. Infine il Mercoledì delle Ceneri, giorno di carnevale dedicato alle joyeuses pleureuses (diablesses, diavolesse che piangono la morte di Vaval), tutti in lutto vestiti di nero e bianco per la morte di Vaval, che verrà bruciato sul rogo al calare della sera. E' la fine delle festività e si entra nel periodo di rigore ed astinenza della Quaresima, che dura fino a Pasqua. La Quaresima, fatta di restrizioni e privazioni, corrisponde al periodo della stagione secca in Martinica.

La tradizione vuole che non si balli, che non si ascolti musica e che le celebrazioni dei matrimoni e delle feste siano rimandate ad altri periodi.

I nostri consigli

Da leggere: “Il vecchio schiavo e il molosso” di Patrick Chamoiseau. L’autore, nato in Martinica, scrive della sua isola e delle sue tradizioni, soffermandosi sul tema della schiavitù, per raccontare di un viaggio in se stessi. Infatti, se all’inizio della storia il protagonista e’ un vecchio, che vive nella piantagione, senza mai essersi ribellato al suo destino, dopo, la prospettiva cambia e la folle corsa di cui diventa protagonista, lo trasforma in un guerriero capace di affrontare il Molosso.


Da ascoltare: Bel Air, Calenda, Haute-Taille, Mazurka, Zouk sono solo alcuni dei generi musicali suonati e ballati continuamente per le strade e nelle feste delle cittadine dell'isola. Inoltre, il 'biguine' (o 'beguine'), è una musica ballabile afro-francese, con un ritmo simile al bolero.

 

Da vedere:  un film girato a Martinica è Selvaggi (1995). Girato da Carlo Vanzina, pieno di hit dell’epoca, il film parlava di un gruppo di turisti costretti a sopravvivere su un'isola deserta dei Caraibi, con scontri comici tra personaggi a base di incomprensioni politiche e regionali.

 

Da mangiare: il riso è in tutte le portate principali, si consuma molto la carne, in particolare il pollo, il maiale e il capretto; anche il pesce è cucinato in una gran varietà di piatti, e questi vengono conditi da salse e spezie.

 

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