Moldavia LA TERRA DEI VINI E DELLE AFFASCINANTI COLLINE

Tra Romania ed Ucraina sorge uno stato piccolo, dal terreno prevalentemente pianeggiante e ricco di ciuffi di boschi qua e là. Stiamo parlando della Moldavia, un paese dell'Europa orientale che durante la sua storia ha affrontato miriadi di secessioni ed oggi si appresta a tirare un respiro di sollievo. La terra che fu dei Daci e dei Mongoli oggi è una sorpresa che non ci si aspettava, un gioiello ripiegato nella sua fiorente natura che ospita suggestioni rare e paesaggi incontaminati.

Pittoresca, magica come un delizioso quadro di campagna che si sia trasformato in realtà, la Moldavia è un territorio che lotta ancora per la sua indipendenza economica dalla Russia, cercando di riscattarsi come terra di turismo e di rarità eno-gastronomiche. Oggi la Moldavia aspetta solo di farvi conoscere le vallate di Orheiul Vechi ed i suoi prati, i suoi monasteri vertiginosamente arrampicati sulle rocce, il suo famoso Festival del Vino, la vivace e cosmopolita capitale Chisinau, la bucolica cittadina agricola di Butuceni (la campagna della Moldavia è davvero affascinante, quanto di più lontano si possa immaginare dalla monotonia e dal piattume). Insomma, ci sono tutte le carte in regola per fare di questa destinazione una delle più affascinanti di questo angolo semi-sconosciuto d'Europa.

E voi volete scommettere sulla Moldavia?

Moldavia: cose da sapere

LINGUA: La lingua ufficiale del Paese è il moldavo, imposto sotto la dominazione russa, che si distingue rispetto al rumeno per l'uso dell'alfabeto cirillico anziché di quello latino. Dal 1991, in segno di distacco dal mondo sovietico, la Moldavia ha optato per il ritorno all'uso dell'alfabeto latino, riavvicinandosi così alle proprie origini e tradizioni. Il russo è ancora una lingua abbastanza parlata, potremmo dire la seconda del paese. Alcuni dialetti sono presenti nella regione autonoma di Gagauzia.

RELIGIONE: In Moldavia si calcola che il 90% della popolazione sia ortodossa, e i cattolici siano lo 0,5%. Il 5,9% della popolazione professa invece altri credi, come protestantesimo, ebraismo ecc.

FUSO ORARIO: Un'ora avanti rispetto all'Italia.

DOCUMENTI: I cittadini italiani e dell'Unione Europea in generale, a partire dal 2007 non hanno più bisogno di portare un visto per l'ingresso del paese, a patto che si resti per meno di novanta giorni sul territorio moldavo. Obbligatorio il passaporto, che deve avere sei mesi di validità al momento dell'ingresso. Non è infrequente che le autorità chiedano di mostrare il biglietto di ritorno oppure se si possieda una somma di denaro sufficiente per rimanere nel paese.

MONETA: La moneta moldava è il leu moldavo. Le carte di credito, in genere, sono accettate solamente nei principali hotel: meglio munirsi di contante.

Curiosità

La Transnistria è la regione orientale della Moldavia, e a partire dal crollo dell'Unione Sovietica gli abitanti di questa regione diedero subito filo da torcere a quelli moldavi, creando di fatto una separazione intestina che la Moldavia si rese conto, ben presto, di non riuscire più a controllare.

La Transnistria era appoggiata dall'esercito di Mosca, qualcosa di insuperabile per le piccole forze armate moldave. Così questa regione, a partire dal 1992, vive come uno stato indipendente, una repubblica autonoma che non è riconosciuta dal resto della comunità internazionale (ma il riconoscimento, lo ricordiamo, non è indispensabile per l'esistenza di uno stato). La Transnistria è una sorta di comunità russa situata nella Repubblica della Moldavia, con un proprio esercito, la propria moneta, la polizia (che indossa ancora le divise sovietiche e assume l'inquietante nome di KGB), e con tanto di falce e martello che svettano nella bandiera. In generale le agenzie turistiche sconsigliano i viaggi in Transnistria, dato che il territorio non è sotto il controllo della Moldavia e quindi il viaggio avverrebbe a rischio e pericolo del turista. Se si vuole raggiungere la capitale Turaspol, bisogna prendere il treno che collega Chisinau ad Odessa. Una volta arrivati bisogna regustrarsi entro dieci ore. Lo stesso vale per coloro che vogliano raggiungere la Transnistria in taxi partendo dalla capitale moldava.

I nostri consigli

DA LEGGERE: "Memoria d'infanzia" di Ion Creanga, uno dei maggiori scrittori moldavi, e "Verso Putna m'incammino", raccolta di poesie di una premiata poetessa della Moldavia, Eugenia Bulat.

DA ASCOLTARE: La musica e soprattutto la danza sono forme d'espressione privilegiate in questo piccolo stato dell'Europa orientale. Ne esistono decine di tipologie, accompagnate dalla musica popolare. Una delle più celebri sinfonie di questa nazione all'estero è senza dubbio "La Moldava" di Smetana, con la quale il musicista esprime i suoni della natura e del fiume nazione del paese, descrivendo il rumore della sorgente, le feste di nozze dei contadini, il fragore delle cascate.

DA VEDERE: "Anche gli zingari vanno in cielo" di Emil Loteanu, del 1976, e "Nadea e Sveta", film sulle avventure e disavventure di due amiche moldave con un forte messaggio sulla realtà della vita che la popolazione, costretta ad emigrare in cerca di fortuna, vive costantemente.

DA MANGIARE: La cucina moldava presenta delle affinità con quella rumena. Molto amate le minestre fredde, dette okroska, e quelle calde, chiamate schi. Diffuse le verdure in salamoia marinate in maniera tutta particolare, ed anche i prodotti caseari come il Brynza, mangiato anche sulla polenta. Molto utilizzate anche le patate e le uova, come nel piatto tipico Scrob y brynzoni, frittatina servita con aneto. Impossibile non parlare del vino moldavo, esportato in tutta Europa. Ricordiamo vitigni eccellenti come la feteasca, rara neagra, la pasareasca, il plavay: soprattutto nelle regioni del nord ma anche in quelle della capitale si può acquistare ottimo vino con pochi spiccioli. 

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