Il favoloso Regno del Bhutan, è un luogo straordinario dove il tempo sembra essersi fermato.
Incastonato nell'Himalaya orientale, confina a nord con Tibet e a sud con l’India. Thimphu è la capitale e anche la città più grande, che come la compagna coreana Pyongyang, non possiede semafori. Dal 1999 si possono acquistare tv e utilizzare internet, anche se l’uso non è poi così diffuso. Il Bhutan è infatti un paese profondamente legato alle sue radici tradizionali, e da poco tempo si affaccia timidamente e con ritrosia al mondo del turismo. Non è un paese per tutti, perché non essendosi aperto al turismo di massa, i prezzi per viaggiatori non sono economici come nel resto dell’oriente e i tour organizzati al momento restano il miglior modo per vedere le tante bellezze del luogo del Drago Tonante. I periodi migliori per visitare il paese sono i mesi di ottobre e novembre, in occasione delle principali festività nazionali. Il clima è migliore in autunno, dalla fine di settembre alla fine di novembre, quando il cielo è limpido e si possono vedere le cime delle montagne più alte. Gli amanti del Trekking impazziranno per le montagne del Bhutan. Nella wishlist dei posti eccezionali si trova certamente il Monastero Taktsang Palphu, chiamato anche Tana della Tigre, il monastero buddista splendidamente abbarbicato su uno sperone roccioso a strapiombo sulla valle di Paro.
Bhutan: cose da sapere
LINGUA: la lingua ufficiale Dzongkha, che appartiene alla famiglia delle lingue tibetane. L'inglese è la seconda lingua. In alcuni distretti meridionali si parla il nepalese.
FUSO ORARIO: +5h rispetto all'Italia, +4h quando in Italia vige l'ora legale
CLIMA: Il clima è estremamente vario e risente molto dei differenti livelli di altitudine e dell'influsso dei monsoni. La parte meridionale del paese, (o che comunque rimane al di sotto dei 2000 metri), è caratterizzata da clima di tipo tropicale; al di sopra dei 2000 metri sino ai 3500 circa il clima è temperato (in questa fascia sono situate la maggior parte delle aree coltivate e abitate). Infine al di sopra dei 3500 metri il clima è alpino. Gli insediamenti umani si trovano per la maggior parte nelle valli interne dei fiumi e nelle pianure del sud; nomadi e altre tribù vivono nel nord allevando pecore, yak e altri bovini.
MONETA: Ngultrum (BTN/Nu)
RELIGIONE: La scuola Drukpa (uno dei gruppi del Buddhismo tibetano, facente parte del Buddhismo Mahāyāna) è la religione di Stato. Il Bhutan è l'unico paese a professare come religione ufficiale la forma del buddhismo detta Mahayana.
DOCUMENTI: passaporto necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque sempre oltre la scadenza del soggiorno in Bhutan. Il visto è obbligatorio per tutti i visitatori stranieri.
Curiosità
Nel 2008 venne creato il Comitato Centrale per la Felicità, che ha come obiettivo quello di garantire il benessere e la pace interiore del popolo. Il Bhutan è l’unico Paese al mondo ad avere un Ministero della Felicità e il tasso di Gross National Happiness (GNH – Felicità Interna Lorda) è più importante del Prodotto Interno Lordo. La Gross National Happiness è il modo in cui il Bhutan misura la sua prosperità. Mentre del mondo i progressi di un paese vengono misurati in termini di Prodotto Interno Lordo, beni materiali e sviluppo, il Bhutan costruisce un’economia che segue i valori buddisti, ponendo una priorità sulla qualità della vita e sulla felicità della sua gente.
I nostri consigli
Da leggere: “The Circle of Karma” è un’opera autobiografica, tradotta in molte lingue. Uscito in Italia nel 2009, si può trovare con il titolo: “Il viaggio di Tsomo“, di Kunzang Choden.
Da ascoltare: La musica bhutanese ruota intorno ad alcuni generi tradizionali come lo zhungdra e il bödra, a cui si è aggiunto in tempi moderni il rigsar.
Da vedere: Bhutan: taking the middle path to happiness (film documentario sulla politica del Bhutan), vincitore anche di due Emmy Awards
Da mangiare:
La cucina bhutanese è fatta di alimenti semplici e genuini. I Bhutanesi amano molto il peperoncino che utilizzano abbondantemente in ogni preparazione. Quasi ogni piatto della tradizione è costituito da, riso rosso condito con una salsa di peperoncini piccantissimi (ema) cucinati con un formaggio di capra fresco e salato (datse). Lo stesso formaggio viene utilizzato per cucinare le patate (kewa datse) o per preparare un delizioso piatto a base di funghi (shamu datse).
Altra grande componente dell'alimentazione del Bhutan è la carne di yak e di maiale. Si fanno diversi stufati: stufato con il rafano (phak sha laphu), stufato con spinaci (no sha huentseu), pollo con salsa all’aglio e burro (bja sha maroo). Asparagi selvatici e le foglie di felce (nakey) si trovano in alcune stagioni, mentre durante tutto l’anno al mercato settimanale, arrivano freschissime verdure dal confine indiano.
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